Ireneo : Già Ireneo aveva sottolineato l'intercessione di Maria sulla terra (Avvocata di Eva, Causa di salvezza) legata alla sua Maternità divina e verginale, con la quale ottenne grazia per Eva, per il sesso femminile, per Adamo e per tutto il genere umano.
Origene : La mediazione di grazia di Maria sulla terra era stata vista da Origene nella Visitazione, subordinata a Cristo operante in Lei (1). Origene aveva già parlato della Maternità spirituale di Maria nel senso che i cristiani agiscono in modo tale che essa diventa la loro madre (2).
In Egitto, il Sub tuum praesidium aveva attestato indirettamente la sua intercessione in cielo, dal momento che è una preghiera formulata dai cristiani in pericolo. Ma l'occidente non conosce nessuna preghiera a Maria prima la meta del secolo V.
Epifanio di Salamina († 403) è il primo Padre che dà a Maria il titolo di «nuova madre dei viventi» :
«Dal punto di vista puramente esteriore, tutta la stirpe umana è certamente nata da Eva. Ma in realtà la vita stessa del mondo è stata partorita da Maria affinché lei generasse un vivente. Per questo, Maria è diventata madre dei viventi [...]. Eva fu causa della morte, perché per colpa sua la morte venne nel mondo. Maria fu causa della vita, perché per mezzo di lei fu partorita a noi la Vita» (3).
San Nilo († 430) chiama Maria: «madre di tutti coloro che vivono in modo evangelico» (4) I cristiani (con l'aiuto della grazia) agiscono in modo tale (ossia come Cristo) per cui Ella diventa la loro madre.
Sant'Agostino († 430) ha intuito che Maria è madre delle membra di Cristo:
«Maria è stata l'unica donna ad essere insieme madre e vergine, tanto nello spirito come nel corpo. Spiritualmente però non fu madre del nostro capo, cioè del nostro Salvatore, dal quale piuttosto ebbe la vita, come l'hanno tutti coloro che credono in lui (anche lei è una di questi!), ai quali si applica giustamente il nome di figli dello sposo. È invece senza alcun dubbio madre delle sue membra, che siamo noi, nel senso che ha cooperato mediante l'amore a generare alla Chiesa dei fedeli, che formano le membra di quel capo» (5).
Gesù aveva detto : «Chiunque fa la volontà del Padre mio che è nei cieli, questi è mio fratello e sorella e madre» (6). La Chiesa, innanzitutto, è Madre di Cristo, perché partorisce le sue membra. I singoli fedeli invece in tanto possono diventare anch'essi "madre" di Cristo in quanto essi fanno la volontà del Padre. Agostino presenta una sua interpretazione di questo "fare la volontà del Padre" : fare la volontà del Padre vuol dire amare gli uomini perché siano rigenerati in Dio e finché Cristo sia formato in loro. Ciò presuppone una carità autentica. Se dunque chi fa la volontà del Padre diventa spiritualmente "madre" di Cristo, Maria lo è anche, come e più di ogni altro fedele "ha cooperato mediante l'amore a generare alla Chiesa dei fedeli, che formano le membra di quel capo." Si tratta di una efficace cooperazione alla generazione degli uomini che si attua nella Chiesa.
Gli scritti apocrifi (fine del V sec. - inizio del VI) vedevano in Maria (ancora vivente sulla terra) la madre dei discepoli e, con maggiore insistenza, di s. Giovanni.
[1] ORIGENE, Omelia su Luca VII,1
[2] ORIGENE, In Jo. Com. I,4, GCS 8,14 ; dans sources chrétiennes 87, Paris Cerf 1961, p. 60-62
[3] Panarion 78,11; 78,23: PG 42, 715-716.
[4] Epistolae I, 226: PG 77,179.
[5] La santa verginità, 6.
[6] La santa verginità, 5.
A.Gila