« Per loro io consacro me stesso, perché siano anch'essi consacrati nella verità. »
(Giovanni 17, 19)
Giovanni Paolo II si è basato ragionevolmente su questo testo per rinnovare le consacrazioni fatte dai suoi predecessori. In ciascuna di esse (13 maggio 1982,16 ottobre 1983, 24 marzo 1984), comincia citando questo testo biblico (Gv 17,19) che poi fa seguire da questo commento:
"In virtù di questa consacrazione, i discepoli di tutti i tempi sono chiamati a spendersi per la salvezza del mondo e ad aggiungere qualcosa alle sofferenze del Cristo per il suo corpo che è la Chiesa " (Cfr 2 Cor 13,15; Col 1,24).
Dinanzi a te, Madre del Cristo, dinanzi al tuo Cuore Immacolato voglio oggi, con tutta la chiesa unirmi al nostro REDENTORE NELLA SUA CONSACRAZIONE PER IL MONDO E PER GLI UOMINI, poiché è soltanto nel suo Cuore divino che Lei ha il potere di ottenere il perdono e l'azione riparatrice.
La potenza di questa consacrazione dura in tutti i tempi, abbraccia tutti gli uomini, popoli e nazioni, supera ogni male che lo spirito delle tenebre è capace di risvegliare nel cuore dell'uomo e nella sua storia, e che, di fatto, ha risvegliato nella nostra epoca. A questa consacrazione del nostro Redentore, si unisce la Chiesa Corpo mistico del Cristo, attraverso il servizio del successore di Pietro. Quanto profondamente sentiamo la necessità della consacrazione, per l'umanità e per il mondo intero, per questo nostro mondo contemporaneo, NELL'UNITÀ DEL CRISTO STESSO! „
R. Laurentin