Origine bizantina della festa
Se i vangeli tacciono sull'infanzia di Maria, avvertiamo, tuttavia, che anche la fanciullezza e l'adolescenza della Madre di Dio dovettero essere momenti importanti (...) Ciò che resta nascosto, però, si può soltanto immaginare! Ed è quanto ha fatto l'autore del Protovangelo di Giacomo (2° secolo), dove si racconta che all'età di tre anni Maria fu accompagnata al tempio da Gioacchino e Anna, affinché
«Il suo cuore non fosse trattenuto fuori dal tempio del Signore, un sacerdote l'accolse, l'abbracciò, la benedisse ed esclamò: "il Signore Iddio ha magnificato il tuo nome in tutte le generazioni. In te, negli ultimi giorni, il Signore manifesterà la sua salvezza ai figli d'Israele". Ed egli la fece sedere sul terzo gradino dell'altare ed il Signore Iddio effuse su di lei la sua grazia ed ella si mise a danzare (...) » (1)
Un senso spirituale
Dietro la fantasia del racconto apocrifo si intravede un chiaro messaggio, che è poi quello della festa della Presentazione: il cuore di Maria fu, da sempre e interamente, dedicato a Dio solo.
La dedicazione di una basilica
Il sorgere di questa festa va collegato con la dedicazione di una basilica in onore di Santa Maria, costruita dall'imperatore Giustiniano (527-565) accanto all'area che fu del tempio di Gerusalemme, nel luogo in cui la Vergine avrebbe trascorso la propria infanzia consacrata al servizio divino. Tale Chiesa, detta Nuova (in relazione a quella più antica, dedicata alla natività di Maria) fu dedicata il 21 novembre del 543.
Una grande festa in Oriente
Nel corso dell'VIII secolo la festa dell'Ingresso nel tempio della santissima Madre di Dia si diffuse in tutte le Chiese orientali, incontrando il favore del popolo: sarà annoverata tra le grandi dodici feste dell'anno, celebrata ancor oggi in Oriente con una vigilia preparatoria ed alcuni giorni di dopo-festa [fino al 25 novembre]. (2)
In Occidente
In Occidente, la Presentazione fece la sua prima comparsa, nel IX° secolo, nei monasteri orientali dell'Italia meridionale, dove si erano rifugiati i monaci d'Oriente a causa della conquista musulmana.
Nel secolo XIV°, Philippe de Mézières, ambasciatore del re di Cipro era testimone della solennità in Oriente ; compose una messa della Presentazione, il papa Gregorio XI approvò il formulario. (3)
In 1472, il papa Sisto IV estese la festa liturgica della "Presentazione di Maria nel tempio" a tutta la Chiesa occidentale.
Tuttavia, dopo il concilio Vaticano II, si parla semplicemente di "memoria liturgica" e di "Presentazione di Maria."
(1) Protovangelo di Giacomo 7, in GUARIB G. e altri, Testi mariani del primo millennio, città nuova editrice, Roma 1988-1991, vol I, Padri e altri autori greci, pp. 868-869.
(2) Cf. G. GHARIB, Presentazione di Maria, in Nuovo dizionario di Mariologia, a cura di DE FIORES, 1155-1161.
(3) Manuscrito latino 17330 e 14454 - W.E. COLEMAN, Paris, Bibliothèque nationale.
Bibliografia :
C.MAGGIONI, Benedetto il frutto del tuo grembo, Portalupi editore, Casale Monferrato 2000, p.94-96
Notes :
(1) Protévangile de Jacques 7 ; texte dans Ecrits apocryphes chrétiens, sous la direction de F.BOVON et P.GEOLTRAIN, La Pléiades, Paris 1997, p.88
F. Breynaert