Enciclopedia mariana

Gerasimo Mikragiannantis (1904-1991)

Gerasimo Mikragiannantis (1904-1991)

Gerasimo Mikragiannantis era nato nell'Epiro (Nord della Grecia), partì per Atene dove si formò alla cultura classica e allo studio dei Padri della chiesa e nel 1924 raggiunse di nascosto il monte Athos. La Chiesa di Grecia ha riconosciuto il suo talento e gli ha affidato il compito di comporre molti inni[1].

 

Da ogni pericolo che incombe, o vergine, libera la nostra vita e concedici di vivere lontano dalle avversità, tu nostra Liberatrice, Sovrana immacolata.

Come mistico lume della tua provvidenza tu hai fatto vedere la tua immagine sacra a quanti aspettavano la tua grazia, tu nostra Liberatrice, Sovrana immacolata.

Tu hai messo al mondo la Misericordia infinita : o Vergine, colmaci della tua compassione ; noi difatti chiediamo il tuo soccorso, tu nostra Liberatrice, Sovrana immacolata.

A noi che celebriamo il tuo potere, concedi i doni della tua provvidenza e salvaci da ogni male, o tu nostra Liberatrice, Sovrana immacolata. [2]

Ode I, t 8. Canone paracletico alla Madre di Dio

 

 

Liberatrice immacolata, libera dai magici sortilegi e dalle altre insidie di Belial quanti non smettono di desiderare il tuo eccelso soccorso.

Recandoci verso il tuo tempio con fede, o divina Madre, ogni giorno noi a te gridiamo dal fondo del cuore : Liberaci da ogni infermità, te ne preghiamo, e salva la nostra vita.

Tu procuri alle donne incinte il sollievo, ai malati la salute, agli afflitti la divina consolazione e pronta liberazione agli schiavi ; per tuo mezzo è salvato ogni credente che ti invoca col nome di Liberatrice.

La mia povera anima, il mio cuore oppresso sotto il peso di tanto dolore, e il mio corpo con l'anima miseramente spossato, per la tua grazia salutare guariscili e liberami da ogni tristezza, o immacolata Piena di grazia.[3]

Ode VI, Canone paracletico alla Madre di Dio

 


[1] G. Gharib e E. Toniolo (ed) Testi mariani del secondo Millennio, 1. Autori orientali, Città nuova Roma 2008, p. 871

[2] Ibid.,  p. 886

[3] Ibid.,  p. 888