Fozio nacque verso l'anno 810 a Costantinopoli dove fu patriarca fino alla sua morte che avvenne circa nel 897. Egli contempla in Maria una potente mediatrice verso la luce della Santa Trinità e loda Maria nel momento dell'Eucarestia poiché è la madre del Figlio di cui si celebra il sacrificio.
Maria è potente mediatrice per condurci alla luce della Trinità :
"Ma tu, o Vergine e Madre del Verbo, mia propiziazione e mio rifugio, che sei stata prodigiosamente generata da una donna sterile e che in modo ancora più miracoloso hai prodotto per noi la spiga della vita, intercedi presso il Figlio tuo e nostro Dio, e sii la nostra mediatrice (mesiteùsa). Quanto a noi che cantiamo le tue lodi, dopo averci purificati da ogni sozzura e da ogni macchia, rendici degni dei celesti talami affinché siamo eternamente risplendenti della triplice luce della superna Trinità e godiamo della sua meravigliosa e ineffabile visione..."[1]
Nel testo citato c'è anche un'espressione che collega l'Incarnazione con il mistero eucaristico ; "Hai prodotto per noi la spiga della vita". Qualche riga prima, nell'omelia. Fozio aveva fatto un richiamo più esplicito al legame esistente tra Maria e l'Eucaristia : la lode alla madre è gradita al figlio e la lode al Figlio è gradita alla madre.
"Ormai il tempo mi chiama ad altre cose e ad un diverso modo di lodare la Vergine; vale a dire al mistico ed incruento Sacrificio che ora esige la nostra attenzione e che è ormai ora di officiare. Del resto la celebrazione del sacrificio volontario del Figlio è sicuramente un onore reso alla madre." [2]
[1] Omelia sulla Natività, II, in Testi Mariani del Primo Millennio, vol. II, p. 826.
[2] Omelia sulla Natività, II, in Testi Mariani del Primo Millennio, vol. II, p. 826.
L. Gambero
L.Gambero (Faculté théologique pontificale Marianum, Rome) et l’équipe de MDN.