A proposito della morte di Maria, Germano di Costantinopoli († 733) ritiene che fosse normale per lei affrontare questa umana esperienza prima della sua gloriosa Assunzione, come il Figlio suo prima la risurrezione sua :
"Anche se tu hai affrontato la morte, inevitabile alla natura umana, tuttavia tuo occhio, che ci custodisce, né vacilla né si addormenterà."(1)
Maria morì siccome il Figlio suo e Dio di tutti gustò la morte.(2)
"Là essendo venuti di corsa Pietro e Giovanni, e avendo trovato le fasce e il sudano, appresero che Cristo era risorto. In te, o Getsemani, noi tutti, discepoli del Salvatore, e la folla dentro di te raccolta per i funerali della sempre vergine Maria, vedemmo lei mentre era posta nel sepolcro e quindi trasferita altrove. Ella divenne invisibile al di là di ogni contestazione, prima che il sepolcro fosse chiuso con una pietra... Ma ecco, mentre veniva esaltata con inni e deposta in fondo alla tomba, ella lasciò vuoto anche il Sepolcro, e non solo ha riempito il paradiso con la sua gloria, ma possiede anche il riposo della vita celeste e dimora insieme al piacere di Dio."(3)
Germano non ignora una quarta ragione che spiega la morte della Madre del Signore. Questa dovrebbe apparire come una conferma della realtà dell'Incarnazione :
"Come avrebbe potuto la dissoluzione del corpo dissolvere in cenere e polvere te che, mediante l'Incarnazione del Figlio tuo hai liberato l'uomo dalla rovina della morte? Tu ti separasti quindi dalle cose terrene perché si mostrasse realmente rafforzato il mistero della tremenda Incarnazione; affinché, avendo tu subito l'allontanamento dalle cose soggette al tempo, si credesse che il Dio nato da te era anche uomo completo, figlio di una vera madre, sottoposta alle leggi delle necessità fisiche per ordine della divina volontà e per la norma che regola il tempo della vita."(4)
L'evento della morte e assunzione di Maria in cielo ebbe degli autorevoli testimoni nella persona degli Apostoli :
"La tua dipartita non fu priva di testimoni, né fu falsa la tua dormizione. Il cielo narra la gloria di coloro che allora ti corsero incontro; la terra presenta la verità che li riguarda; le nubi gridano l'onore che a te fu prestato da loro; e gli angeli riferiscono l'offerta di doni che allora ti fu fatta: e cioè come gli apostoli ti furono accanto passando al di sopra di Gerusalemme."(5)
D'altra parte però Germano insiste molto sul fatto che la dipartita di Maria non ha interrotto la sua presenza spirituale in mezzo a noi:
"Anche se partisti, non ti separasti dal popolo cristiano. Tu che sei vita di una simile incorruttibilità, non ti allontanasti da questo mondo corruttibile; al contrario tu sei vicina a coloro che ti invocano. Coloro che fedelmente ti cercano, ti troveranno"(6)
La presenza spirituale di Maria nel nostro mondo ha delle caratteristiche di analogia con quella del Figlio suo. Germano fa pronunciare da Gesù queste parole:
"Come io, pur non essendo del mondo, volgo lo sguardo e provvedo a coloro che sono nel mondo, così la tua protezione non si allontanerà dagli esseri del mondo, fino al suo termine."(7)
[1] Homilia in Dormitionem II, PG 98,357 B.
[2] Homilia in Dormitionem I, PG 98,345 D.
[3] Homilia in Dormitionem II. PG 98.372 AB.
[4] Homilia in Dormitionem II, PG 98,345 CD.
[5] Homilia in Dormitionem II, PG 98,357 B.
[6] Homilia in Dormitionem I, PG 98,345 BC.
[7] Homilia in Dormitionem III, PG 98,360 D.
Luigi Gambero