San Luigi Maria di Montfort spiega che la perfetta devozione consiste nel darsi a Maria, un atto interiore da ....
43. Ho detto, poi, che questa devozione consiste nel fare tutte le proprie azioni con Maria, in Maria, per mezzo di Maria e per Maria.
44. Non basta essersi dato una volta a Maria, in qualità di schiavo; nemmeno basta ripetere ciò tutti i mesi, tutte le settimane: sarebbe questa una devozione troppo passeggera e non potrebbe innalzare l'anima a quella santità a cui può elevarla. Non vi è certo grande difficoltà ad iscriversi in una confraternita, e neanche ad abbracciare questa devozione, e a recitare ogni giorno qualche preghiera vocale, come essa prescrive: la grande difficoltà è di entrare nello spirito di questa devozione, che è di rendere un'anima interiormente dipendente e schiava della Santissima Vergine e di Gesù per mezzo di Lei. Ho trovato molte persone che, esternamente si sono poste con mirabile ardore in questa schiavitù; poche invece ne ho trovate che ne abbiano preso lo spirito, e, meno ancora che vi abbiano perseverato.
Agire con Maria
45. - La pratica essenziale di questa devozione consiste nel fare tutte le proprie azioni con Maria, cioè nel prendere la Santissima Vergine come modello perfetto di tutto ciò che si deve fare.
46. Prima dunque di dare inizio a qualsiasi cosa, è necessario rinunciare a se stessi e ai propri progetti per quanto eccellenti; bisogna annientarsi davanti a Dio riconoscendosi incapaci da se stessi di alcun bene soprannaturale e di qualsiasi azione utile alla salvezza; bisogna ricorrere alla Santissima Vergine e unirsi a Lei e alle sue intenzioni, benché sconosciute; bisogna unirsi per mezzo di Maria alle intenzioni di Gesù Cristo, mettersi, cioè come uno strumento nelle mani di Lei, affinché Ella faccia in noi, di noi e per noi, come le sembrerà meglio, alla maggior gloria di suo Figlio e, per mezzo di suo Figlio Gesù Cristo, alla maggior gloria del Padre; di modo che non si compiano atti di vita interiore ed operazioni spirituali se non dipendentemente da Lei.
Agire in Maria
47. - Bisogna fare ogni cosa in Maria; bisogna cioè abituarsi, a poco a poco, a raccogliersi in se stessi, per formarvi una piccola idea od immagine spirituale di Maria. Ella sarà per l'anima
l'Oratorio per potervi fare tutte le sue preghiere a Dio, senza timore di essere respinta;
la Torre di Davide dove mettersi al sicuro contro tutti i suoi nemici;
la Lampada accesa per illuminare tutto il suo interiore e infiammarlo di amore divino;
il sacro Tabernacolo per vedere Dio con Lei; Maria, finalmente sarà per quest'anima il suo unico Tutto presso Dio e il suo rifugio universale.
Se prega, pregherà in Maria;
se riceve Gesù nella Santa Comunione, lo deporrà in Maria perché vi si compiaccia;
se opera, opererà pure in Maria,
e dappertutto e in tutto farà atti di rinuncia di se stessa.
Agire per mezzo di Maria
48. - Non bisogna mai andare a Nostro Signore se non per mezzo di Maria, per mezzo della sua intercessione e del suo credito presso di Lui, non trovandosi mai soli nel pregarlo.
Agire per Maria
- Infine, tutte le azioni devono essere fatte per Maria: divenuti, cioè, schiavi di questa augusta Sovrana, non si lavori più che per Lei, per il Suo profitto e alla Sua gloria come fine prossimo, alla gloria di Dio come fine ultimo. Si deve rinunciare, in tutto quello che si fa, all'amor proprio, che impercettibilmente si prende quasi sempre come fine, e ripetere spesso dal profondo del cuore: "O Mia cara Madre, per Te vado qua e là, faccio questa o quella cosa, soffro questa pena o questa ingiuria!".
Tre avvisi importanti
50. Bada di non credere, o anima predestinata, che sia cosa più perfetta andare direttamente a Gesù, direttamente a Dio con la tua opera e la tua intenzione: la tua opera, la tua intenzione sarebbero di poco valore; se invece ci vai per mezzo di Maria, allora è l'operazione di Maria in te, e quindi essa sarà sublime e degnissima di Dio.
51. Stai anche attento a non farti violenza per sentire e gustare ciò che dici o che fai: ma dì tutto e fa' tutto in quella pura fede che Maria ebbe quaggiù, e che Ella con il tempo ti comunicherà. Lascia, o povera piccola schiava, lascia alla tua Sovrana la chiara visione di Dio, i trasporti, le gioie, i piaceri, le ricchezze, e prendi per te soltanto la fede pura, piena di svogliatezze, di distrazioni, di noie, di aridità; e dille: "Amen, Così sia, a tutto quello che Tu, mia Padrona, fai in Cielo: per ora è ciò che posso fare di meglio".
52. Guardati inoltre dall'affliggerti se non godi così presto della dolce presenza della Vergine nel tuo intimo. Questa grazia non è concessa a tutti; e quando Dio, nella sua grande misericordia, ne favorisce un'anima, questa può benissimo perderla se non è fedele a raccogliersi spesso; qualora però ti cogliesse tanta sciagura, ritorna dolcemente alla tua Sovrana e chiedile umilmente perdono.
San Luigi Maria Grignion di Montfort
Il segreto di Maria, § 43-52