L'uomo vive per vivere in Dio. Ecco il perché dell'incarnazione
La teologia cristiana di san Ireneo è imperniata attorno alla "storia della salvezza" o "economia" di Dio, attuata nel tempo dal Figlio per riportare l'uomo alla piena unità con Dio.
Per «Salvezza», infatti, Ireneo non intende solo il restauro di una frattura avvenuta tra Dio e l'uomo, ma piuttosto il progetto divino che è il ponte d'unione che cala Dio nell'uomo e trasporta l'uomo in Dio. Riflettendo sulle Scritture Sante, il nostro teologo scopre che l'uomo voluto dal Creatore, rifatto dal Salvatore, non è una chiusura finita, ma una dimensione aperta verso l'infinito: un essere che in se sintetizza creato ed increato. È infatti corpo, anima e dono dello Spirito Santo proteso all'eterna comunione col Padre: è un essere che ha ricevuto l'ordine di diventare Dio.
In questo contesto l'archetipo di ogni uomo non è Adamo (anche se creato prima), ma il Verbo incarnato : il Capo che fa dell'umanità a lui congiunta un solo corpo vivente della sua Vita mediante lo Spirito Santo e proteso all'eterna comunione col Padre.
Il peccato blocca il progetto di Dio. L'incarnazione guarisce
Il peccato di Adamo ed Eva blocca questo progetto di Dio: ha così inizio la storia umana, fatta di passioni, di schiavitù, di povertà, priva della comunione con Dio. Ma il peccato originale, secondo Ireneo, è stato un incidente di percorso che ha momentaneamente interrotto questo processo che Dio ha fissato di realizzare tramite l'incarnazione del Verbo.
Il Verbo entra nella storia dell'uomo, nei ritmi umani, segnando della sua presenza il succedersi delle generazioni umane con le sue luci, i richiami, le rivelazioni, le profezie, le leggi...
E finalmente con l'Incarnazione abbiamo lo sblocco e quindi l'attuazione del progetto di Dio, ossia l'umanizzazione di Dio e la divinizzazione dell'uomo.
L'incarnazione ricapitola la creazione e così la storia umana ricomincia il suo nuovo corso redento dal Cristo, dalle sue azioni e dal suo stesso "essere" uomo-Dio che è salvezza.
Conclusione : l'Incarnazione : Dio con noi
L'incarnazione costituisce dunque non un momento, né una premessa all'opera della salvezza. È essa stessa la suprema salvezza offerta all'uomo. Perché per mezzo della vera sua incarnazione il Verbo è diventato e sarà sempre il nostro Salvatore, realtà che salva: Dio-con-noi.
A. Gila