Il cantico dei Cantici e Maria (Messa del 8 dicembre ne XV° secolo)

Il cantico dei Cantici e Maria (Messa dell'8 dicembre, XV° secolo)

Leonardo Nogarole, frate francescano, ha scritto una messa per l'8 dicembre e il papa l'approvò nel 27 febbraio 1477. Parecchi preghiere sono ispirate al Cantico dei cantici :

 

Introit (cf. Cant. 3:11; Job 38:7 ; Cant. 2:14) :

 

Uscite e vedete figlie di Sion vostra regina, che lodano gli astri del mattino, ammirano la sua bellezza il sole e la luna, e si allietano tutti i figli di Dio.

V. Il suo volto si dia a vedere, la sua voce si faccia sentire, perché la sua parola è dolce e il suo volto estremamente bello.

La pienezza di bellezza di Maria è un'allusione alla bellezza di non aver il peccato.

 

Graduale (cf. Cant. 5,10 ; 6,9 ; 4,10) :

 

Qual è colei che la Chiesa ama, carissimi, qual è colei che è proclamata madre del Signore e quanto sorella e sposa di Cristo !

v. Nostra diletta completamente luminosa, Immacolata, sorge come l'aurora. Alleluia. Vieni, regina nostra, vieni Domina, nel giardino, profumato di tutti gli aromi.

La Chiesa è la sposa di Cristo (Efesini 5), quanto più Maria.

 

Offertorium (cf. Cant. 4:12-13; 5:5 ; 7:1) :

 

Giardino chiuso, fonte sigillata, ciò che emana da te è paradiso, le tue mani hanno stillato mirra, e i cieli danno miele, sei la Madre di Dio, opera delle mani del Signore, Madre di Dio. Alleluia."

 


I. CALABUIG