« Un grande segno apparve nel cielo: una donna rivestita di sole" (Ap 12, 1) »
(Ap 12, 1)
Dio riveste con tenerezza Adamo ed Eva dopo la caduta (Gn 3,21) e riveste magnificamente i gigli dei campi (Mt 6,30).
Israele, pertanto, splende "bella come la luna, fulgida come il sole" (Ct 6,10). Dio adorna Sion di abiti finissimi e di ornamenti pregiati (Ez 16,10-13a). Dice a lei il profeta: « Rivestiti della tua magnificenza, Sion !» (Is 52,1). E Gerusalemme risponde: "Io gioisco pienamente nel Signore..., perché mi ha rivestito delle vesti di salvezza, mi ha avvolto con il manto della giustizia." (Is 61,10)
Tornando ad Ap 12,1, si direbbe che Dio mostri la cura amorosa per la "donna" dandole per veste quanto ha di meglio, cioè il "suo sole" (cf. Mt 5,45).
Nella Bibbia, il sole è il simbolo più emblematico di Dio, ne esprime la trascendenza.
Più precisamente, l'autore dell'Apocalisse vede nel mezzo delle sette lampade di oro, cioè delle sette chiese "Come un figlio di uomo" cioè il Cristo risorto, "ed il suo volto somigliava al sole quando splende in tutta la sua forza." (Ap 1, 16). Nella città santa della visione, non c'è notte, non bisogna più il sole naturale (Ap 21, 23 e 22, 5), è illuminata dalla gloria di Dio, dall'agnello, dal Signore Dio.
La donna che ha un mantello di sole è la Chiesa o Maria rivestita della presenza di Dio , di Cristo il quale ha dato la propria vita ed è glorificato, risorto.
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- cf. A.Serra, “Biblia”, Nuovo dizionario di mariologia, a cura di De Fiores, San Paolo, Turino 1986, p.265-272, et G.Biguzzi, La donna, il drago e il Messia in Ap 12, in Theotokos 8 (1/2000), pp.17-66
- Repris dans : F. BREYNAERT, A l'écoute de Marie, tome 2, Brive 2007, (Mediapaul) p. 226-239
Père Serra