Elisabetta riconosce Maria dapprima come Madre (Lc 1,42) e poi come credente (Lc 1,45).
Il primo riconoscimento riguarda soltanto Maria: è infatti interamente espresso alla seconda persona singolare.
"Tu sei benedetta fra le donne" (Lc 1, 42)
II secondo, invece, è detto alla terza persona: «Colei che ha creduto». In tal modo l'espressione si dilata su un orizzonte più ampio.
"Ora, beata è colei che ha creduto" (Lc 1, 45)
La maternità appartiene solo a Maria, invece nel suo atteggiamento di credente c'è posto anche per altri. Maria assume la figura del discepolo.
Secondo Luca, Maria è al tempo stesso la prima credente (1,45) e colei che non comprende (1,34; 2,50). Nessuna contraddizione.
Luca sa che la fede non chiude il cammino, ma lo apre :
Il cammino di Maria, però, non è stato una sorta di passaggio dalla maternità al discepolato, da una maternità fisica a una maternità sempre più spiritualmente vissuta. La maternità di Maria è sempre stata l'una e l'altra sin dall'inizio. Neppure si può parlare di un cammino da una fede esitante a una fede forte. Maria è credente sin dall'inizio. I passi evangelici non concedono di pensare diversamente.
Tuttavia come ogni discepolo e ogni credente, anche Maria ha compiuto un itinerario: ha seguito il cammino del Figlio, che a poco a poco, in una specie di continuo contrasto tra gloria e debolezza, ha svelato non semplicemente di essere Figlio, ma il modo inatteso e sconcertante di esserlo.
Extraits de Bruno MAGGIONI, La madre del mio Signore. Esegesi di Lc 1, 39-45. in “Theotokos”, 1997, n° 1, p. 11-24, p.20-21
Bruno Maggioni