Lc 2, 19.51 : Nell’ora della prova

Lc 2, 19 et 2, 51 : Ricordare, soprattutto nell’ora della prova

"Maria, dal canto suo, conservava tutte queste cose, interpretandole nel suo cuore."

(Lc 2,19)

"E sua madre conservava tutte queste cose, nel suo cuore."

(Lc 2, 51)

 

Uno dei segreti per scoprire la densità racchiusa in Luca 2,19.51 è quello di leggere queste due frasi alla luce dei libri dell'Antico Testamento, dove il tema della memoria, del ricordo, è sicuramente capitale.

 

Israele

Il ricordo dei fatti salvifici deve intensificarsi nel momento della sofferenza, sia individuale sia collettiva. Vale a dire : il Signore, in passato, ha liberato da sofferenze angoscianti tutti, oppure qualcuno dei suoi membri in particolare ; ebbene, ciò che Dio ha fatto autorizza a credere che Egli farà altrettanto al presente, per quanto oscuro, poiché "immutabile è il suo amore." (Sal 136,1ss)

"Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato ? ... In te hanno sperato i nostri padri, hanno sperato e tu li hai liberati, a te gridarono e furono salvati, sperando in te non rimasero delusi."

(Sal 22,2.5-6)

 

Rimane emblematico l'esodo egiziano : di fronte il mare, dietro i soldati nemici, ai lati un deserto infuocato... Eppure, Dio aprì una via in mezzo al mare. Poi, Mosè rincuora la sua gente paurosa sul punto di varcare il fiume Giordano :

"In cuor tuo potresti dire: "Queste nazioni sono più numerose di me; come riuscirò io a scacciarle ?" Non temerle, ma ricordati di ciò che l'Eterno, il tuo DIO, fece al Faraone e a tutti gli Egiziani; ricordati delle grandi prove che vedesti con i tuoi occhi, dei segni e dei prodigi, della mano potente e del braccio steso con i quali l'Eterno, il tuo DIO, ti fece uscire dall'Egitto; così farà l'Eterno, il tuo DIO, a tutti i popoli dei quali hai paura."

(Dt 7,17-19)

 

Ecco come Giuditta rincuora i concittadini quando la città era accerchiata dall'esercito di Oloferne :

"Ringraziamo il Signore Dio nostro che ci mette alla prova, come ha già fatto con i nostri padri. Ricordatevi quanto ha fatto con Abramo, quali prove ha fatto passare ad Isacco e quanto è avvenuto a Giacobbe in Mesopotamia di Siria, quando pascolava i greggi di Labano suo zio materno."

(Gt 8,25-26)

 

Maria

Maria aveva meditato i momenti bui della storia d'Israele, da essa traeva alimento per la sua preghiera, ed aveva imparato che Dio aveva sciolto le catene dei giusti innumerevoli volte (cf. Lc 1,52).

Perché ha saputo conservare tutte queste cose nel suo cuore, e anche avvenimenti della sua vita (la concezione verginale e l'episodio di Gesù perso e ritrovato nel tempio il terzo giorno), la fede di Maria ha imitato quella di Giuditta e Maria ha potuto attraversare la prova incommensurabile della crocifissione del suo Figlio, il Figlio di Dio. Vedendo il Figlio agonizzare e morire, la madre aveva la fede di Abramo il quale credette che "Dio è capace di far risorgere anche dai morti." (Eb 11,19)

 


A. Serra

Bibliografia :

A. Serra, Memoria e contemplazione (Lc 2,19.51b), in Theotokos VIII (2000), p. 821-859.

A cura di Alberto Valentini, centro Mariano Monfortano, via Romagna, 44 - 00187 Roma.