Israele
La sapienza è un dono di Dio (Sg 8,21 ; 9,17 ; cf. 1,5), partecipe della inesauribile fecondità della sorgente divina. Perciò l'uomo non riuscirà mai a sondarla interamente :
"Il primo uomo non ne esaurisce la conoscenza, né l’ultimo la può pienamente indagare"
(cf. Sir 24, 22-27)
Rabbi Eliezer assicurava che anche se tutti i mari fossero inchiostro e tutti gli uomini fossero scribi, essi non sarebbero sufficienti a scrivere la Torah che ha appreso (1). E Rabbi Akiba diceva : "Dalla Torah io ho preso non più di uno che odora un cedro : egli gode, ma il cedro non perde nulla." (2)
È questo lo sfondo religioso-culturale dal quale scaturisce il grido di Paolo :
"O profondità della ricchezza, della sapienza e della scienza di Dio ! Quanto sono imperscrutabili i suoi giudizi e inaccessibili le sue vie !"
(Rm 11,33)
Maria
Anche per Maria, il progetto divino è più grande dei suoi pensieri.
Alle prime parole che le rivolge l'angelo Gabriele,
"Ella rimase turbata e si domandava che senso avesse un tale saluto."
(Lc 1,29)
Assieme a Giuseppe, si stupiva delle cose che Simeone diceva del Bambino (Lc 2,33).
Ambedue resteranno poi meravigliati al vedere il Figlio dodicenne al Tempio, quando seduto in mezzo ai dottori... li ascoltava e li interrogava." (Lc 2,46.47.48). Il comportamento di Gesù, in quella circostanza della sua prima Pasqua a Gerusalemme, costituì per Maria e Giuseppe un motivo di dolorosa perplessità.
"Ma essi non compresero le sue parole."
(Lc 1,50)
Ed è appunto qui che Maria rivela l'indole perfettamente sapienziale della sua educazione. Pur non avendo compreso la risposta del Figlio, non la rigetta, ma si china anche su quelle parole in perseverante meditazione :
"E la sua madre serbava tutte queste cose nel suo cuore."
(Lc 1,51b)
La sua fede è grande, sofferta e beata :
"Beati quelli che pur non avendo visto hanno crederanno !"
(Gv 20,29)
Note:
(1) Cantica Rabbah 1,3.1 ed. M. Simon, The Soncino Press, London 1977, 36
(2) Cantica Rabbah 1,3.1 ed. M. Simon, The Soncino Press, London 1977, 37
(Marianum, Rome)
Cf. A. SERRA, Memoria e contemplazione (Lc 2,19.51b), dans “Theotokos” VIII (2000), p. 821-859.
N.B. "Theotokos" : centro Mariano Monfortano, via Romagna, 44 – 00187 Roma.