L’immagine miracolosa di Guadalupe – Indagine scientifica

Il miracolo è possibile poiché Dio è presente alla sua creazione: è il dogma della creazione, che è anche una creazione “continua” (CEC 301-308). Questo dogma della creazione non è in conflitto con la scienza, come spiegano gli articoli qui di seguito.

Come la Sindone di Torino, l’immagine di Guadalupe è stata sottoposta a una rigorosa indagine scientifica e i risultati sono sorprendenti.

Il segno impresso sulla tilma (il tessuto che serviva da mantello di Juan Diego) è come un libro illustrato per gli indigeni, si tratta dell’opera del cuore pieno di amore di Maria, che abbraccia e utilizza il linguaggio dei suoi interlocutori.

La raffigurazione sulla tilma costituisce anche un messaggio per l’epoca contemporanea, in cui l’orgoglio vorrebbe così spesso relegare la fede al rango di oscurantismo prescientifico.

In primo luogo, l’immagine di Maria è impressa sul mantello di Juan Diego, la “tilma”, fatto di un tessuto che normalmente si conserva al massimo per 20 anni, ma che in questo caso è durato ben 5 secoli, resistendo agli acidi, agli insetti, all’umidità, allo scoppio di una bomba, ecc. …E questa resistenza miracolosa non ci parla forse della presenza di Dio, il Creatore, che conserva l’esistenza di ciò che ha creato? E questa incredibile resistenza non ci parla anche della fedeltà dell’amore di Maria?

In secondo luogo, i ricami della tunica contengono un quinconce (quattro petali attorno a un cerchio centrale). Le grandi forme coperte dei fiori corrispondono al segno azteco simbolo della collina, un ben noto codice precolombiano del XVI secolo. Maria mostra così un cuore amichevole, un cuore che si interessa al Paese di coloro che ama…

Inoltre, l’apparizione di Maria designa il Cristo che è nel suo grembo e indossa una piccola croce. La Vergine riorienta verso Cristo l’intuizione azteca di un sacrificio redentore.

I colori del volto e delle mani hanno delle sfumature che cambiano man mano che ci avviciniamo. I suoi tratti meticci sembrano simboleggiare l’unione delle due etnie, gli indigeni e gli spagnoli. E, in effetti, l’unità nazionale si delineerà e costruirà in breve tempo. Maria, madre dell’unità….

Gli occhi sono profondi e brillanti, con un riflesso paragonabile agli occhi di una persona viva. Negli occhi della Vergine possiamo osservare l’immagine riflessa di svariate persone: l’indigeno, la famiglia, il vescovo, una parte di un mobile e la curva del soffitto… Ciò non suggerisce forse un amore incredibile per le persone particolari… il cuore immacolato di Maria non ama delle folle anonime, ma delle persone, ciascuna è individualmente impressa nei suoi occhi.

L’immagine non contiene alcuno strato preparatorio, senza alcun segno di pennello. Il tessuto ha funzionato come una pellicola fotografica. I coloranti sono di origine totalmente sconosciuta. Non ci sono crepe. Il blu è così brillante come se fosse stato steso da una settimana… Tutto ciò non suggerisce che l’immagine sia un’opera soprannaturale? E questo fatto non è come una confidenza di Maria, un regalo per incoraggiare gli uomini dei tempi moderni a credere in Maria, che ha concepito Gesù in modo soprannaturale, per mezzo dello Spirito Santo?

Le stelle della veste riflettono la posizione esatta delle costellazioni della mattina del 12 dicembre 1531, come in una proiezione (con inversione tra destra e sinistra). Si vede, ad esempio, quella che chiamiamo la costellazione del Leone. Gli aztechi chiamavano questa costellazione “Nahui Ollin”, ossia centro del tempo e dello spazio! La stella più importante di questa costellazione, la stella che chiamiamo Regulus (letteralmente “piccolo re”) si trova sul ventre di Maria: Maria, madre del figlio di David, madre di Gesù re dei re, al centro del tempo e dello spazio, Maria madre di Dio!

I dettagli e i nomi dei grandi scienziati che hanno condotto tali ricerche sono elencati negli articoli di seguito.

Sintesi di Françoise Breynaert

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