« Gesú cresceva in sapienza, in statura e in grazia davanti a Dio e agli uomini. »
(Lc 2,52)
L'evangelista Luca ci dice che i conoscenti amavano Gesù, ma egli per loro non era che un semplice giovane di campagna, forse un po' strano e pensieroso, spesso assorto in certi suoi pensieri sconosciuti a tutti. Pur conoscendolo bene ed incontrandolo forse anche ogni giorno, gli abitanti di Nazaret non notavano in lui nessun segno soprannaturale. Quando Gesù comincià ad annunciare pubblicamente il regno di Dio, essi furono Come colti alla sprovvista e se ne stupirono profondamente.
La mancanza di fede dei nazareni sorprendeva lo stesso Gesù ; essi, secondo lui, confermavano il proverbio "nessuno è profeta in patria".
L'orizzonte de loro piccolo mondo non andava al di là della loro strada, la casa e il lavoro. Più tardi, quando sentirono parlare della predicazione e dell'operato di Gesù a Cafarnao, i cugini furono fortemente sorpresi e pensarono che egli fosse uscito di senno.
In questo periodo della sua vita, l'unica persona che egli sentisse veramente vicina era la madre.
Gli evangelisti parlano poco di Maria, ma se anche non ne parlassero affatto questo non diminuirebbe in niente la grandezza della madre del Messia. Egli crebbe sotto i suoi occhi.
Maria diede a Gesù i primi insegnamenti che una madre dà a suo figlio, fu lei l'unico testimone del mistero che si compiva in lui.
A Maria era stato rivelato che suo figlio era l'unto del Signore.
Oggi noi, che vediamo le cose da un'altra prospettiva, difficilmente possiamo renderci conto di quale forza spirituale occorresse per conservare la fede in questa rivelazione. Ma se proviamo a immaginare la vita di tutti ii giorni a Nazaret, possiamo intuire che dall'Annunciazione alla Resurrezione Maria percorse un lungo cammino di prove.
François Mauriac, fine conoscitore dell'animo umano, ha intravisto questo cammino:
«ll bambino cresceva e diventava un giovane, poi un uomo adulto.
Egli non era un grande, e nessuno lo chiamava "Figlio dell' Altissimo" ;
Non aveva un trono da re, ma solo uno sgabello accanto al fuoco in una povera casa.
La madre avrebbe potuto dubitare, ma Luca ci testimonia del contrario : "Maria conservava tutte queste cose nel suo cuore". Ella conservava nel cuore le profezie, ma non ne parlava con nessuno, forse neanche col figlio. »[1]
[1] François Mauriac, La vie de Jésus, Paris 1962, p. 33
Alexander MEN (1935-1990),
Istorija religii, volume 6, Moscou 1992, pp. 392-400.
Tradotto in italiano da G. Guaïta
in Testi Mariani del secondi Millenio, Nuova Citta, Roma, 2002, vol 2., pp. 547-548