L’Assunzione e l’opzione preferenziale per i poveri

La via crucis di Maria verso la gloria è stata simile alla via crucis della grande maggioranza dei poveri nella storia. [...]

Maria è stata una "serva" che è divenuta regina. L'Assunzione è l'intronizzazione degli umiliati. Maria l'aveva profetizzato "Egli ha guardato all'umiltà della sua serva... Ha esaltato gli umili" (Lc 1, 48.52).

Ed è anche questa la pertinente lezione che dà la liturgia dell'Assunzione. In effetti, la messa di questa festa, mostrando, nel vangelo della Visitazione, la sollecitudine di Maria in favore della sua cugina incinta (Lc 1, 39-56), indica che il cammino della gloria si trova nel servizio generoso ai fratelli e alle sorelle. [...]

I poveri, meno facilmente degli altri, dimenticano che hanno un corpo. Questo si fa sentire col pungolo della fame e con ogni sorta di scarsità. Perciò, la cultura dei poveri è fortemente corporale e anche materiale. Che l'essere umano non sia soltanto pensiero, ma corpo, e un corpo che calpesta il suolo della terra, che ha fame di pane, che cerca la gioia, che vuole essere libero - ecco alcune verità elementari e materiali che sono più vere per i poveri che per qualsiasi altra categoria sociale.

Da qui forse il motivo per cui l'Assunzione, come festa del corpo, e del corpo femminile, è tanto sentita e celebrata dal popolo povero. Che forse non veda in essa la realizzazione del suo desiderio segreto : un corpo alla fine esaltato in tutta la sua potenzialità di bellezza e diletto, di comunicazione e amore ? [...]

In breve, l'Assunzione della Vergine sostiene, dopo la risurrezione di Cristo, la certezza indistruttibile della riabilitazione di tutti gli offesi e umiliati della storia.

Maria risponde certamente a motivi psicoreligiosi profondi, ma non sono essi che producono i dogmi. Tuttavia, esiste certamente una specie di armonia prestabilitata tra le verità della fede e il desiderio umano più profondo.

Clodovis Boff,

Mariologia sociale. Il significato della Vergine per la società.

BTC 136. Queriniana, Brescia 2007. Biblioteca contemporanea, p. 498. 521-523.