Il settimo secolo (600-700) è un secolo decisivo per la pietà liturgica mariana.
Al tempo di papa Gregorio Magna (590-604), il grande organizzatore della liturgia romana, non si celebrava in Roma altra festa mariana che quella del primo gennaio.
Ma nel corso del secolo VII, per influsso dell'Oriente, altre feste cristologiche, ma aventi forti risvolti mariani, o direttamente mariologiche furono introdotte nel calendario dell'Urbe: le celebrazioni
del 2 febbraio,
del 25 marzo,
del 15 agosto
dell'8 settembre
Queste feste hanno un'origine orientale, hanno cominciato a Gerusalemme, poi a Costantinopoli, poi a Roma.
N.B. La scoperta del Giornale di Egeria ha permesso di conoscere la liturgia di Gerusalemme. Esiste solamente un esemplare di questo giornale, scritto nell'abbazia del Monte Cassino, ma il testo originale è stato composto nel secolo quarto. Egerio ha fatto un viaggio fino alla Terra santa. Visita i luoghi biblici e scopre la liturgia di Gerusalemme.
(Cf. Egerie, Journal de Voyage, traduction par P. MARAVAL, sources chrétiennes 296, Cerf, Paris 1982).
F. Breynaert
Cf. Ignazio CALABUIG, Il culto di Maria in occidente,
In Pontificio Istituto Liturgico sant’Anselmo.
Scientia Liturgica, sotto la direzione di A.J. CHUPUNGCO, vol V,
Piemme 1998. p. 324