L'entrata di Maria nel Tempio, dalla liturgia copta

L'entrata di Maria nel Tempio, dalla liturgia copta, 3 di Kîahk, (12 dicembre)

Se i vangeli tacciono sull'infanzia di Maria , tuttavia l'infanzia e l'adolescenza della Madre di Dio dovettero essere dei momenti importanti.

 

L'autore del Protovangelo di Giacomo, del II secolo, racconta che all'età di tre anni, Maria fu accompagnata al tempio da Gioacchino e Anna, affinché il suo cuore non si allontanasse dal tempio del Signore.

 

La liturgia copta, dopo aver ricordato il voto di Sant'Anna (vedi la festa della nascita di Maria), precisa gli anni che Maria ha passato nel tempio e prolunga il racconto fino al suo fidanzamento con Giuseppe.

 

"In questo giorno avvenne l'ingresso al tempio di Gerusalemme della Signora Vergine, Madre di Dio, Santa Maria, all'età di 3 anni, essendo stata consacrata a Dio in virtù di un voto [di sua madre]. Nel tempio la Vergine riceveva il cibo degli angeli. Vi rimase 12 anni, sino a quando Dio venne nel mondo per incarnarsi.

Infine i sacerdoti deliberarono di affidarla a qualcuno che si prendesse cura di lei, dato che era stata scelta da Dio e per voto era consacrata al Signore. Ad essi, infatti, non conveniva più tenerla nel tempio, nel timore che le avvenisse ciò che accade alle donne. Così decisero di dichiararla sposa, onde fosse consentito a qualcuno di prendersi cura di lei. A tale fine convocarono 12 uomini giusti della tribù di Giuda, dato che la Vergine apparteneva alla medesima tribù, ed indagarono a chi di loro conveniva affidarla. Presero i loro bastoni, li portarono nel tempio, e là videro che una colomba in volo si posò sul bastone di Giuseppe il falegname. Compresero allora che quel prodigio divino era apparso per indicare che Giuseppe era uomo giusto e probo. Per questo Giuseppe nel tempio ricevette Maria e la prese con sé.

E lei rimase con lui sino a quando l'angelo andò da lei e le annunziò che il Figlio di Dio si sarebbe incarnato nel suo seno. Che la sua intercessione rimanga sempre con noi."

 


Sinassario 3 kîahk, ed. Forget, in CSCO 47, 133 testo in arabo ; 78, 173s tradotto in latino. Gabriele Giamberardini, Il culto mariano in Egitto, Jerusalem 1974, vol 3, p.44-45