In oriente :
La Chiesa sira con la celebre scuola di Edessa, fortemente ancorata alla Tradizione e piuttosto lontana dalle dispute teologiche. Oltre ad Afraate, il suo esponente più significativo è Efrem siro († 373) denominato "la cetra dello Spirito Santo".
La Chiesa di Alessandria con la celebre scuola fondata da Origene che sottolineava la "cristologia discendente". Gli esponenti più significativi sono Atanasio († 373) che partecipò al concilio di Nicea e Cirillo di Alessandria († 444), animatore e padre conciliare di Efeso. Per "Cristologia discendente" si intende la cristologia del Verbo-carne (Logos-sarx). Ad Alessandria si sottolineava di più l'unità della persona di Cristo, a tal punto che, portata alle sue estreme conseguenze, questa tendenza diede luogo a diverse eresie: Arianesimo, Apollinarismo, Monofisismo...
Le Chiese dell'Asia Minore che si potrebbero definire con i famosi tre Cappadoci (Basilio, Gregorio di Nissa e soprattutto Gregorio di Nazianzo)
La Chiesa della Palestina celebre per la presenza di Origene e per le memorie storico-bibliche. Significativi, oltre allo storico Eusebio, Cirillo di Gerusalemme († 387) ed Epifanio di Salamina († 403).
La Chiesa di Antiochia con la sua celebre scuola biblica che preferiva la "cristologia ascendente". Esponenti significativi sotto l'aspetto mariano: G. Crisostomo († 407), Severiano di Gabala († d. 408). Per "Cristologia ascendente" si intende, in questo contesto, la cristologia del Verbo-uomo (Logos-ánthropos). La teologia antiochena (più aristotelica) tendeva a sottolineare, al contrario, la realtà delle due nature complete in Gesù Cristo (dyo physis). Questo è un orientamento teologico perfettamente sano quando viene salvata l'unità personale di Cristo. L'eccesso della distinzione delle nature, tipicamente antiocchena, portò all'eresia adozionista.
In Occidente
In Occidente più che aree ecclesiali abbiamo delle personalità con le quali le Chiese si identificavano. Tra i nomi più significativi, ricordiamo:
Ilario († 367), pensatore acuto e spirito ecumenico;
Ambrogio di Milano († 397), definito il "padre della mariologia latina";
Girolamo († 419-420), l'esegeta della Chiesa latina che dedicò un'opera al tema della verginità perenne di Maria, valida ancora oggi sotto l'aspetto esegetico;
Agostino († 430), il più grande dei Padri della Chiesa latina e forse di tutte le Chiese.
A.Gila