In un bellissimo testo, S. Efrem con un profondo pensiero chiama Maria «terra della Chiesa»:
« Come, fin dalla condanna del solo Adamo tutti i corpi sono morti e muoiono ancora, così, per la vittoria dell'unico corpo del Cristo, tutta la Chiesa ha vissuto e vive ancora.
Ma, come i corpi hanno peccato e sono morti, e che la terra, loro madre, è maledetta, così, la terra di quel corpo che è la stessa Chiesa
e che non si corromperà mai, fu benedetta fin dal principio:
perché la terra della Chiesa è il corpo di Maria».
(Diatessaron 4, 15: SC 121, 102)
Efrem stabilisce poi un interessante parallelo Eva-Maria sotto un nuovo punto di vista:
«Maria ci ha dato il pane della vita, anziché il pane della sofferenza che ci ha dato Eva»
(Inni per gli azimi 1, 6-7)
Rivolgendosi poi al Cenacolo dice:
«Benedetto il tuo luogo, dove fu spezzato quel pane [proveniente] dal venerato covone [ = Maria]. In te fu spremuto il grappolo [proveniente] da Maria, il calice della redenzione».
(Inni per gli azimi 1, 6-7)
Questi accostamenti sono preludio all'accostamento Maria-Chiesa e sono alla radice del dono dell'Eucaristia.
A.GILA
A. Gila et l’équipe de MDN.