Oggi la verità è sorta dalla terra, Cristo è nato da una creatura.
Gioite e fate festa.
Sollecitati dalla ricorrenza odierna andate con la mente al giorno eterno ; bramate con ferma speranza i beni eterni ; anzi, presumeteli, una volta che avete ricevuto il potere di diventare figli di Dio. Per voi si è assoggettato al tempo l'autore dei tempi ; per voi apparve nella carne il costruttore del mondo; per voi il creatore è stato creato.
Perché, o mortali, ancora vi dilettate delle realtà passeggere e tentate di trattenere se fosse possibile, una vita che sta inesorabilmente fuggendo ? Una speranza più luminosa ha brillato sulla terra : alle creature mortali è stata promessa una vita in cielo. E perché si potesse credere a questo, è stata anticipata una cosa ancor più incredibile. Colui che avrebbe fatto partecipare della natura divina quelli che erano uomini, divenne uomo pur essendo Dio. Non tralasciando di rimanere ciò che era, volle diventare ciò che lui stesso aveva creato, egli fece ciò che poi sarebbe stato, perché aggiunse l'umanità alla divinità, non distrusse la divinità nell'umanità.
Ammiriamo il parto della Vergine e cerchiamo di convincere gli increduli di questo nuovo modo di nascere: in un utero non fecondato è germogliato un figlio, un grembo immune da amplesso carnale ha prodotto. Un figlio di uomo, che non ebbe come padre un uomo ; l'integrità verginale rimase inviolata nel concepimento e incorrotta nel parto.
Meravigliosa è tale potenza, ma più meravigliosa è la misericordia di colui che potendo nascere cosi, cosi volle nascere. Era già l'unigenito del Padre e nacque unigenito alla madre ; è stato fatto nel grembo della madre lui che si era fatta la madre ; coeterno al Padre, nasce oggi dalla madre ; fatto dalla madre dopo di lei mentre procede, non creato, dal Padre, prima di tutte le cose. [...]
Per alzarsi di terra, questa Verità è scesa dai cieli; per uscire dal suo letto nuziale, lo Sposo sorge da un estremo del cielo.
Ecco perché è nato oggi.
Sant'Agostino,
Sermone 192 per Natale