La sintesi di Giovanni Damasceno (circa 650-750)

Dottore della Chiesa.

Giovanni nacque a Damasco da una nobile famiglia cristiana di origine araba, verso il 650. La città era già sottomessa ai musulmani. Ricevè un'educazione e una buona conoscenza della cultura greca ed araba. Come suo padre, anche lui fu per diversi anni al servizio dei califfi Ommayyadi.

Per fedeltà alla fede cristiana, lasciò tutto, concede i suoi beni ai poveri, ed entrò come monaco nel monastero di San Saba, vicino a Gerusalemme. Qui ricevette l'ordinazione sacerdotale, durante il patriarcato gerosolimitano di Giovanni IV (706- 736), e continuò la sua missione di insegnante, predicatore e scrittore, soprattutto scrive la teologia dell'incarnazione e della trasfigurazione. Morì verso il 750, in età molto avanzata.

Insegnamenti :

Damasco era già una città musulmana. Il Damasceno analizzò il Corano, lo paragonò alla Bibbia, e ne dedusse che l'islam fosse un'eresia.

Sottolinea il fatto che, prendendo la condizione umana, il Cristo gli porta la salvezza e chiama l'essere umano a condividere la vita divina, a conoscere la deificazione.

È ciò che rileva nella sua riflessione sulle icone che rappresentano l'umanità trasfigurata o nella sua celebre Omelia sulla Trasfigurazione.

Il concilio di Niceo II ha riconosciuto e ha ripreso il suo pensiero per la difesa del culto legittimo delle sacre icone perché ha saputo alleare la teologia dell'incarnazione e la teologia della bellezza, creando uno spazio liturgico dove "il cielo è sceso sulla terra."

La dottrina mariana di Giovanni Damasceno può considerarsi una sintesi esauriente e poderosa di tutto l'insegnamento impartito dagli autori cristiani antecedenti.

Sono particolarmente rilevanti le sue quattro omelie mariane: una sulla Natività della Vergine, tre sulla Dormizione.

Insieme a Germano di Costantinopoli e Andrea di Creta, Giovanni viene citato nella Munificentissimus Deus di Pio XII; e il suo nome appare anche nel capitolo VIII della Lumen Gentium del concilio Vaticano II, e nella lettera enciclica Redemptoris Mater di Giovanni Paolo II.

Oltre che teologo, fu anche un eccellente innografo, che ha molto celebrato la Vergine nei suoi inni, entrati in buon numero nella liturgia bizantina .

 


Bibliografia

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Françoise Breynaert