Il Nuovo Testamento aveva già suggerito l'accostamento tra Maria, che porta Gesù, e l'Arca dell'Alleanza, che porta la presenza divina (racconto della visita di Maria a Elisabetta, visione nel Libro dell'Apocalisse, 11...)
San Giovanni Damasceno spiega l'Assunzione di Maria con la stessa Arca dell'Alleanza.
"Oggi la santa ed unica Vergine è condotta al tempio celeste [...].
Oggi l'arca sacra e animata del Dio vivente, che ha recato in seno il proprio Artefice, si riposa nel tempio del Signore, non costruito da mano d'uomo, ed esulta Davide, suo antenato e antenato di Dio, e danzano assieme gli angeli, applaudono gli arcangeli, le potenze rendono gloria, i principati con lui trasaliscono, le dominazioni gioiscono, le potestà si rallegrano, i troni festeggiano, inneggiano i cherubini e glorificano i serafini. Non è per essi onore da poco, infatti, render gloria alla Madre della gloria [...].
Oggi l'Eden del Nuovo Adamo accoglie il paradiso simbolico, dove la condanna è stata revocata, dove il legno della vita è stato piantato, dove è stata rivestita la nostra nudità. Infatti, non siamo più nudi e senza vesti, privi dello splendore dell'immagine divina e spogliati della grazia abbondante dello Spirito [...].
Oggi la Vergine immacolata, che non ha assecondato passioni terrene, ma ha nutrito pensieri celesti, non ha fatto ritorno alla terra : divenuta realmente cielo vivente, si è stabilita nelle tende del cielo."
Giovanni Damasceno, Omelia II sulla Dormizione, n°2
"Allora sì che l'arca del Signore, levata dal monte di Sion, posta sulle spalle gloriose degli Apostoli è trasportata, passando per la tomba, al tempio celeste.
E prima è condotta attraverso la città, quella bellissima sposa, adorna dello splendore irraggiungibile dello Spirito, e così viene condotta nell'orto santissimo del Getsemani, mentre angeli la precedono, la seguono e la coprono con le loro ali in compagnia di tutta l'assemblea della Chiesa.
E come il re Salomone per la riposizione dell'arca nel tempio del Signore, che lui stesso aveva edificato, convocò tutti gli anziani di Israele in Sion, per portare l'arca dell'alleanza del Signore dalla città di David, Sion, e levarono i sacerdoti l'arca e il tabernacolo della testimonianza, e li portarono i sacerdoti e i leviti; e i re e tutto il popolo davanti all'arca sacrificavano buoi e montoni innumerevoli; e portarono i sacerdoti l'arca dell'alleanza del Signore al suo posto, nel Dabir dell'edificio, nel Santo dei santi sotto le ali dei cherubini;
così anche ora per fare riposare l'arca spirituale, non dell'alleanza del Signore, ma della stessa persona del Verbo di Dio, proprio il novello Salomone, il principe della pace e l'architetto dell'universo, ha convocato oggi le schiere sopramondane degli spiriti celesti e quelli che nella nuova alleanza sono in prima fila, gli Apostoli dico, con tutto il popolo dei fedeli di Gerusalemme e per opera degli angeli introduce l'anima nel Santo dei Santi, archetipo vero celeste, sotto le ali stesse degli animali dal quadruplice aspetto, e la collocò presso il proprio trono, all'interno del velario, dove precursore è entrato Cristo con il corpo.
Il corpo poi è portato processionalmente dalle braccia degli Apostoli, mentre il Re dei re lo avvolge dello splendore dell'invisibile divinità, e l'assemblea tutta dei fedeli le cammina davanti, emette sacre acclamazioni e offre un sacrificio di lode, fino a che viene riposto nella tomba come in un talamo e, attraverso essa, nella delizia dell'Eden e nei tabernacoli celesti»
Giovanni Damasceno, Omelia seconda sulla dormizione, 12.
N.B. L'articolo francese offre una scelta diversa di testi.