Grande amico di san Bernardo, Fu il ultimo dei grandi abati di Cluny.
In Occidente, è uno dei primi che ha sentito il bisogno di confrontarse alla religione musulmana.
Come Giovanni Damascene, distingue bene l'atto di latria per il Cristo e l'atto di dulia per Maria.
Non manca di sottolineare l'azione misteriosa e straordinaria dello Spirito Santo nella Vergine :
« Era conveniente che venisse purificata, santificata e glorificata dallo Spirito Santo e dalla potenza dell'Altissimo, in quanto doveva diventare madre, genitrice e nutrice dell'onnipotente Figlio di Dio. »
Lettera 3 , 7, PL286B-287A
Negli statuti del ordino ha introdotto :
Una cappella dedicata utilizzata dai malati del monastero alla Vergine Marie, Saluto degli ammalati.
Un statuto disponeva il canto della Salva Regina (1) durante le processioni che si facevano della festa dell'Assunzione.
Ogni giorno, una messa in onore di Maria.
Giustifica queste prescrizioni con due ragioni principali :
È necessario che la Vergine riceva l'onore speciale che dopo Dio, le è dovuto.
La Vergine aiuta agli speciali servitori.
[1] Un po come il Stella Maris, Il Salva Regina è una preghiera antica che ha aumentato poco a poco
Bibliografia :
B. BILLET, La dévotion mariale de Pierre le vénérable, in congrRom, vol IV, pp. 181-214
B. BILLET, L'œuvre mariale de Pierre le vénérable, in Esprit et vie, 87 (1977), 465-477
P. COUSIN, La dévotion mariale chez les grands abbés de Cluny, in A Cluny, Congrès scientifique. Fêtes et cérémonies liturgiques en l'honneur des saints abbés Odon et Odilon. 9-11 Juillet 1949, Dijon 1950, pp. 210-218
G. CONSTABLE, The letters of Peter the venerable, 2 voll., Harward University Presse 1967
J. LECLERQ, Pietro il venerabile, Milano, Jaca Book, 1991
L. GAMBERO,
Maria nel pensiero dei teologi latini medievali,
ed San Paolo, 2000, p. 169-174