« Tre giorni dopo si fu una festa di nozze in Cana di Galilea e c'era la madre di Gesù. Fu invitato alle nozze anche Gesù con i suoi discepoli. Ed essendo venuto a mancare di vino, la madre di Gesù dice : "Non hanno più vino " Le dice Gesù "Che vi è fra me e te , non è ancora venuta la mia ora." »
(Gv 2,1-4)
Meditiamo la parola di Gesù a Maria: "Che vi è fra me e te ?" (Gv 2,4)
Abbiamo 15 passaggi analoghi nel vecchio Testamento, e 5 nel nuovo Testamento: per esempio 1R 17, 17-18 : Il figlio della padrona di casa si ammalò. La sua malattia era molto grave, tanto che rimase senza respiro. Essa allora dice ad Elia:
"Che c'è fra me e te uomo di Dio ? Sei venuto da me per rinnovare il ricordo della mia iniquità e per uccidermi il figlio ?"
(1R 17, 17-18)
La vedova di Sarepta non gradisce la visita di Elia.
Di solito, l'espressione significa una divergenza di punti di vista.
Torniamo a Gv 2,4. Siamo in grado di capire il senso della frase "Che vi è fra me e te ?" (Gv 2,4) se teniamo conto che cosa significa per Giovanni l'ora di Gesù e qual è il valore simbolico del vino, l'Ora di Gesù è quella della sua passione-risurrezione, mentre il vino è simbolo della sua Parola rivelatrice, del suo vangelo.
La Vergine si preoccupa del vino materiale.
Gesù parla della sua Ora e riguardando il vino, pensa alla sua Parola rivelatrice.
Ecco dove sta la divergenza fra Gesù e la Madre.
In altri passaggi, Gesù passa anche delle realtà materiali ad una realtà figurata, metodo usuale dai rabbini d'Israele. Per esempio,
- questa parola : "Distruggete questo tempio e lo ricostruirò... gli parlava del tempio del suo corpo." (Gv 2,19-22).
- Nicodemo pensa che parla Gesù di una nascita materiale ma Gesù parlava della nascita d'acqua e di spirito (Gv 3).
- La Samaritana pensa all'acqua del pozzo, Gesù all'acqua della Parola di Dio e del suo Spirito (Gv 4).
Quando Gesù parla così, gli ascoltatori non comprendono ed il discorso va chiarito.
Tale disparità di livello discorsivo si può dedurre della frase "Che vi è fra me e te ?" (Gv 2,4)
Maria si rimette completamente alla volontà di Gesù che è sconosciuta e dice ai servitori: "Fate tutto ciò che vi dirà", tale è il suo atto di fede.
Quando Gesù stimola così la fede, vuole alzare l'altro ad un livello più elevato. Maria accetta, si lascia fare.
Nel vangelo di Giovanni, è la prima ad essere formata così dal Cristo.
Poi, il centurione sarà esaudito anche al di là dalla sua domanda : il bambino guarisce e tutta la famiglia diventa credente (Gv 4,53). Marta e Maria saranno esaudite al di là dalla loro domanda : Lazzaro sarà risuscitato e non solo guarito (Gv 11).
A Cana come negli altri casi l'atteggiamento di Gesù ed il suo comando sconcertano, ma ubbidendo, accade la sorpresa.
Bibliografia
A. SERRA, Maria a Cana e vicino alla croce, Roma 1991. Esiste in portoghese ed in francese.
A.SERRA, Infaillibile la preghiera ? in via, Verità e vita, n° 172, marzo-aprile 1999, pp. 12-15
A. SERRA, Maria di Nazaret, una fede in cammino, San Paolo 1993
A. Serra et F. Breynaert