La Bibbia testimonia l'attesa di un Messia che fosse il figlio di Davide (Nb 24, 17, Isaia 11, 1-10 etc.).
Ma questa visione ricevette poi delle variazioni sorprendenti nell'attesa ebraica, compreso il tempo di Gesù. Per esempio :
- Nell'opera conosciuta con il titolo ‘Testamento dei dodici Patriarchi' (uno dei rotoli di Qumran) c'è la questione dei due Messia, un Messia sacerdote (discendente di Aronne), della tribù di Levi, e un Messia d'Israele.
- E, nella Regola della comunità (Ha-'Eda), il Messia (davidico) non appariva neppure come la figura che avrebbe introdotto la redenzione.
La Bibbia testimonia anche l'attesa della Redenzione, ma questa Redenzione è a volte compresa come una Resurrezione (Libro dei Maccabei), e a volte come un semplice ristabilirsi delle istituzioni ebraiche dopo una crisi (Libro di Ben Sirac, il saggio).
Anche i sapienti hanno sviluppato diverse visioni della Redenzione.
Queste differenti visioni si articolano anche su differenti interpretazioni delle conseguenze del peccato di Adamo : ha semplicemente introdotto la morte nell'universo, o ha anche introdotto una perversione della nostra natura, una inclinazione al male, che necessita una guarigione, una salvezza ?
E' così che Ebrei e cristiani hanno in comune l'Antico Testamento, ma poi, poterono prendere « due cammini differenti ».
Françoise Breynaert
Estratti da :
F. Breynaert, Juifs et chrétiens, Une origine, deux chemins,
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