Dopo aver assediato e distrutto Gerusalemme, il re dei Persiani Cosroe II deportò in Persia il patriarca Zaccaria. Modesto fu chiamato nel 614 ad amministrare la Chiesa di Gerusalemme. E poi viene nominato alla successione del patriarca.
Ha scritto il testo più antico in cui viene affermata in termini espliciti la dottrina della Chiesa sulla verità dell'Assunzione della Vergine in anima e corpo.[1]
L'omelia è un "encomio" : intende lodare ed esaltare la beata Vergine, promovendo la festa liturgica della sua Dormizione. L'attribuzione dell'omelia a Modesto di Gerusalemme non è sicura, ma è molto probabile.
Pie XII nella Munificentissimus Deus (la definizione del dogma dell'immacolata) cita un passo dell'Encomio, attribuendolo ad un antico autore ignoto, il Vaticano II, nella Lumen Gentium invece si riferisce all'Encomio come ad opera di Modesto di Gerusalemme (LG 59, nota 13).
La morte di Maria avvenne a Gerusalemme, sul Monte Sion.
Perché la Vergine muore ?
Modesto di Gerusalemme risponde : Maria doveva seguire l'esempio del Figlio suo, per essere simile a lui. Fu Gesù stesso ad indicare agli apostoli il Getsemani come luogo della sepoltura per la Madre.
Modesto afferma che il corpo verginale di Maria non ha conosciuto la corruzione :
"Perciò, nella sua qualità di Madre tutta gloriosa di Cristo Salvatore, nostro Dio, datore della vita e dell'immortalità, Maria è vivificata da lui ; essa gli è per sempre con-corporale nell'incorruttibilità. È lui che l'ha risuscitata dal sepolcro e l'ha presa con sé nella maniera che soltanto lui conosce"[2].
Modesto considera come una finalità del mistero dell'Assunzione il ruolo che Maria doveva svolgere in cielo quale mediatrice o avvocata a favore degli uomini:
"Dio veramente preserva da ogni afflizione quanti ti riconoscono Madre di Dio: egli ti ha condotto presso di sé affinché tu potessi intercedere per noi"[3].
"Egli ha stabilito di prenderti presso di sé, affinché per le tue preghiere, si mostrasse sempre propizio al mondo intero"[4].
In questo contesto si forma la terminologia della mediazione.
[1] Testi Mariani del Primo Millennio, vol. II, Roma 1989, pp. 121-137
D. BERETTO, San Modesto di Gerusalemme, dottore dell'Assunzione, in Mater Ecclesiae 8 (1972),154- 162.
M. JUGIE, La mort et l'Assomption de la sainte Vierge. Etude historico-doctrinale, Studi e Testi 114, Città del Vaticano 1944, pp. 215-218 ;
M. JUGIE, Deux homélies patristiques pseudépigraphes, in Echos d'Orient 39 (1940- 1942), 283-289.
[2] 13, PG 86,2,3312B
[3] 10, PG 86,2,3301 C ; Testi mariani, II, p. 133.
[4] 10, PG 86,2,3305, A ; Testi mariani, II, p, 134.
[Collegamento perso]