Betsabea

Betsabea

« Iesse generò il re Davide; il re Davide generò Salomone da quella che era stata la moglie di Uria. » (Mt 1,6)

 

Betsabea è la moglie dell'Ittita Uria, probabilmente Ittita lei stessa, il suo destino la conduceva verso altri orizzonti. A causa dell'adulterio e dell'omicidio compiuti da Davide, entra nel palazzo reale, si assicura, grazie ai suggerimenti del profeta Natan e scavalcando i legittimi diretti degli altri figli del re, che Salomone, suo figlio, diventi erede del trono e delle promesse messianiche.[1]

 

Il casato di Davide avrà un'esistenza travagliata, con l'aggravante che la sventura che incombe sulla sua casa, sarà conosciuta da tutti. Non avverrà in segreto come fu l'adulterio e la eliminazione del rivale. Le sue mogli, le sue concubine saranno amate da altri in faccia a tutto Israele alla luce del sole.[2]

 

Il dettato di Mosè in fatto di adulterio era esplicito:

"se un uomo commette adulterio con la donna del suo prossimo, ambedue, l'uomo e la donna adultera, devono essere puniti con la morte".[3]

 

Questo precetto non doveva essere sfuggito al profeta Natan quando verso la fine del suo intervento dice :

"Dio perdona il tuo peccato: tu non morrai; ma il figlio che ti fu generato morrà".[4]

 

La perifrasi "quella che era stata la moglie di Uria" (Mt 1,6) non è un eufemismo studiato da Matteo, ma ha i suoi precedenti nei racconti di 2Sam 11-12, e richiama l'attenzione sulla circostanza che Betsabea non era destinata a iscriversi tra gli antenati del Messia. Divenuta sposa di Davide e con la vigile protezione di Natan, assicura la successione regale in Salomone, il figlio sapiente e caro a Dio.

Il suo ruolo, insieme con quello di Natan, è determinante per far sì che il piano divino della successione al trono sia rispettato. Una volta diventata ufficialmente moglie di Davide e occupato il posto di centro nella corte assume il ruolo di regina madre che nelle corti del Vicino Oriente Antico ed anche in Israele[5] avevano un influsso non facilmente quantificabile nella gestione politica.

 

A Matteo non dovettero sfuggire questi dati. La scelta di Salomone, secondo i canoni delle successioni dinastiche, è una scelta anormala, ma è secondo il piano di Dio e si porta via l'insieme delle promesse messianiche.

 


[1] 1Cr 17, 11-22; 22, 9-10; 1Re 1, 12-13. 17.

[2] 2Sam 12, 10.

[3] Cf Lev 20, 10; Deut 22, 22. Cf. Codice di Hammurabi, § 129.

[4] 2Sam 12, 13.14

[5] Cf. 1Re 15, 12; 2Re 10, 13; 24, 12.15; Ger 13, 18; 29, 2; 2Cr 15-16.


E. Peretto