1 - Segno delle nozze dell'Alleanza
" Io provo per voi una specie di gelosia divina, avendo vi promessi a un unico sposo, per presentarvi come vergine casta a Cristo» (2 Cor 11,2). Come il matrimonio era divenuto nell'Antico Testamento mezzo di rivelazione e profezia del!'amore di Dio (Os 2,21-22), così la verginità è per Paolo il simbolo della situazione della chiesa di fronte a Cristo. Il concilio Vaticano II - sulla scia dei padri - afferma che la chiesa « è vergine, che custodisce integra e pura la fede data allo Sposo » (LG 64).
La verginità di Maria in questo contesto non appare come un privilegio individualistico e separante.
Proprio per la pregnanza del simbolo, che in Maria semprevergine interessa lo spirito e il corpo, il richiamo alle esigenze dell'alleanza con l'unico Signore, anzi della condizione creaturale, si rende chiaro e inderogabile.
Oggi particolarmente comprendiamo che "possiamo conquistare il cielo e la terra, accumulare tutta la scienza possibile del reale, penetrare le profondità abissali della nostra interiorità ed arricchirci con tutte le esperienze conquistate dall'umanità ; e, nonostante ciò, di fronte all'Assoluto, siamo mendicanti a mani vuote ed il cuore disabitato da colui che realmente lo riempie e sazia : Dio. Possediamo una verginità ontologica che vuol essere sposata solo con Dio." (L.Boff)
La verginità di Maria e di quanti la imitano nella chiesa è un carisma, che ricorda a tutti di non cedere a nessuna forma di idolatria, perché l'istanza suprema e la destinazione escatologica dell'uomo rimane l'unico Signore.
2 - Maria ha scelto la verginità, scelta coraggiosa che parla oggi
L'acuto senso della libertà come valore fondante della persona umana e la riscoperta della sessualità quale elemento basilare della vita rendono uomini e donne d'oggi diffidenti o allergici di fronte alla verginità. Il femminismo, in particolare, protesta contro il modo materialistico di presentare «l'integrità dell'imene come valore supremo», ciò che dà adito ad una educazione di rigido controllo e ispiro, una femminilità desessualizzata.
Senza eliminare l'importanza dell'aspetto corporeo della verginità in una cultura ormai connotata dal culto del corpo, oggi occorre sottolineare l'atteggiamento interiore che conferisce allo stato verginale un valore umano e religioso. Proprio tale valore si rivela in Maria, alla luce del vangelo e nel contesto della tradizione ebraica. Come hanno evidenziato Gregorio di Nissa e Agostino, la parola di Maria all'angelo: «Non conosco uomo » (Lc 1,34) rivela nella Vergine la decisione di rinunciare alle relazioni sessuali e alla maternità.
Quando si pensa alla mentalità biblica, che esalta la maternità (Sal 128,3-6) e considera per lungo tempo la verginità come l'equivalente della sterilità, quindi un obbrobrio (Gdc 11,37-38; 1 Sam 1,11), si può comprendere che la decisione di Maria di restare vergine è stata una scelta controcorrente, maturata nell'ambito della spiritualità dei « poveri del Signore »,
Tale scelta appare ricca antropologicamente, perché presenta una Maria capace di sfidare il suo ambiente nativi e di sopportarne le immancabili critiche.
3 - Maria ha scelto il matrimonio, altra scelta coraggiosa che parla oggi
Fatto ancora poco osservato dalla tradizione cristiana, Maria intende vivere la sua vita verginale in un contesto matrimoniale, poiché è « promessa sposa» di Giuseppe (Lc l,27).
Probabilmente il matrimonio era per Maria una necessità onde proteggere la sua verginità ; ma l'averlo accettato mostra come per lei la primaria e totale donazione d'amore a Dio non escludeva le relazioni orizzontali di affetto vero, anche se non sessuale, con Giuseppe suo autentico compagno di vita (il vangelo lascia trasparire tale comunione esistenziale) e non soltanto eunuco protettore.
In base e a questa presentazione, si comprende l'invito rivolto da Paolo VI alla donna contemporanea di ricorrere al vangelo, perché così ella « si renderà conto che la scelta dello stato verginale da parte di Maria ... non fu atto di chiusura ad alcuno dei valori dello stato matrimoniale, ma costituì una scelta coraggiosa, compiuta per consacrarsi totalmente all'amore di Dio» (Papa Paolo VI, Marialis Cultus 37).
S. De Fiores ;
articolo Vergine, nel Nuovo dizionario di mariologia,
a cura di de Fiores, ed. san Paolo 1985, p.1317-1322