La scena si svolge al calvario con cinque avvenimenti :
1) L'iscrizione menziona di Gesù il Nazareno, re dei giudei (Gv 19, 19-22)
2) I soldati condividono i vestiti ma non lacerano la tunica di Cristo. (Gv 19, 23-24)
3) Il testamento di Gesù a sua madre ed al discepolo (Gv 19,25-27)
4) La morte di Gesù (Gv 19, 28-30)
5) Uno dei soldati gli trafisse il costato (Gv 19, 31-37)
1° Il tema della regalità di Cristo sulla croce spiega che la teologia e la liturgia [1] legheranno la regalità di Maria a ciò che ha vissuto sul calvario ed in particolare alla sua vocazione di maternità spirituale.
2° Il gesto strapparsi le vesti può indicare lo scisma di una comunità (cf. 1 Re 11,29-39).
Il verbo greco "schizô" (= stracciare) - non indica solamente lo strappo delle vesti, ma può significare egualmente la scissione, lo scisma del popolo di Dio in fazioni (cf. At 14,4 ; 23,7).
La morte di Gesù avrebbe realizzato l'unità del popolo di Dio ( Gv 11, 51-52)
Nella tradizione, è del tutto evidente che la tunica di Cristo concerne l'unità della Chiesa.
Si noti infine la correlazione stilistica tra le ultime parole del v 24 e le prime del v. 25, dalle particelle "men... de" Dovremmo quindi tradurre " questo, dunque (men)... fecero i soldati. Stavano poi (de) presso la croce..." La sutura suggerisce che tra le due scene, vi è un legame d'analogia.
Vale a dire : La tunica di Cristo, non lacerata dai soldati, è un segno di quell'unità della Chiesa che sta per costituirsi dall'unione tra la Madre di Gesù e il discepolo da lui amato.
3° Lo schema di rivelazione dei vv. 26-27
Giovanni trasmette le parole di Gesù secondo un modello letterario cosiddetto "schema di rivelazione": un inviato di Dio "vede" un personaggio, di cui si indica il nome ; e, a suo indirizzo "dice" : "Ecco..." e rivela un aspetto, una funzione della persona vista.
Il verbo "vedere" non indica tanto la visione fisica quanto piuttosto un'introspezione profetica concessa dallo Spirito di Dio.
Se ne hanno quattro esempi nel Vangelo di Giovanni [3], il quarto esempio è appunto quello di Gv 19,26-27.
Dalla Croce, Gesù vede la Madre e il discepolo, e dice : "Ecco il tuo figlio... Ecco la tua madre."
Di entrambi Gesù rivela un aspetto : alla madre manifesta il compito di essere madre anche del discepolo, e al discepolo dichiara la sua filiazione nei confronti della Vergine.
Se l'evangelista a scelto questo schema, ciò vuol dire che essa contiene una rivelazione molto importante.
4° Dopo questo... la sette. "Dopo questo, Gesù, sapendo che tutto ormai era compiuto perché si adempisse la Scrittura, disse : Ho sette." (Gv 19,28)
"Dopo questo" Secondo alcuni autori [3], la formula "meta tûto" ( dopo questo) nello stile di Giovanni [4] è ordinata a istituire un nesso logico tra ciò che precede e ciò che segue : Giovanni da una spiegazione, Gesù non è schiacciato dal peso degli eventi ma vi collabora con piena consapevolezza.
5° Lo Spirito Santo. La maternità universale di Maria ed il legame tra queste maternità e l'unità degli uomini è indissociabile del dono dello Spirito Santo : Lo Spirito Sant(Gv 19,30).
Notes :
[1] Liturgia delle ore, 22 agosto, festa della Beatae Mariae Virginis Reginae, inno delle letture (3e ) et Ordo coronandi imaginen b. Mariae Virginis. Prex gratiarum actionis, p. 11
[2] "Giovanni vede Gesù venire verso di sé e dice : Ecco l'Agnello di Dio" (Gv 1,29)
"Giovanni stava ancora là con due dei suoi discepoli e, mirando Gesù che passava, dice : "Ecco l'Agnello di Dio" (Gv 1,35-36)
"Gesù vide Natanaele che gli veniva incontro e dice di lui : Ecco un vero israelite in cui non c'è falsità" (Gv 1,47)
[3] Ad es. Bernard J :H : The Gospel according to St John, Edinburg 1962, p.637 ; Feuillet A., L'heure de la femme (Jn 16,21) et l'heure de la mère de Jésus ( Jn 19,25-27), in Biblica 47 (1966), p.279...
[4] Gv 2,12 ; 11,7.11 ; 19,28
A.SERRA et F.BREYNAERT
Bibliografia
A. SERRA, Marie à Cana et près de la croix, Cerf, Paris 1983
F. MANNS, Esegesi di Gv 19, 25-27 in Theotokos 7 (1999), pp. 325-338
Th KOLHER, “Les principales interprétations traditionnelles de Jn 19,25-27 pendant les douze premiers siècles, in études mariales, 16 (1959), p. 119-155.
Questo riassunto è fatto da F. Breynaert e pubblicato in : F. Breynaert, A l’écoute de Marie, tome II, préface Mgr Rey, Brive 2007 (diffusion Mediapaul), p. 54-58
