Santa Caterina di Siena (1347-1380), mistica e dottore della Chiesa ci fatta contemplare la Passione.
Nel Verbo, Maria ha sofferto di corpo, di cuore e di anima
«O Maria, tempio della Trinità !
O Maria portatrice del fuoco!
Maria porgitrice de misericordia, Maria germinatrice del frutto,
Maria [tu sei] ricompratrice dell'umana generazione, perché sostenendo [soffrendo] la carne tua in nel Verbo fu ricomprato il mondo: Cristo comprò con la sua passione e tu col dolore del corpo e della mente.» (1)
«Il Figliuolo era percosso nel corpo, e la Madre similmente ; perché quella carne era di lei. Ragionevole cosa era, che come cosa sua, ella si dolesse, perché egli aveva tratto di [da] lei quella carne immacolata.» (2)
«O dolcissimo e dilettissimo amore, quello coltello che tu avesti nel cuore e nell'anima - [coltello dell'odio (al peccato) e dell'amore del Padre], - fu quello [stesso] coltello che trapassò il cuore e l'anima della Madre [tua].» (3)
Maria ha ricevuto l'amore del nostro saluto come un suggello
« Io m'accorgo o fuoco di carità (Dio), che vi è un'altra unione tra Maria e il Figlio : Egli ha [da Lei] la forma della carne [la natura umana], ed Ella come cera calda ha ricevuta [da Lui] l'impronta del desiderio e dell'amore della nostra salute dal suggello e del Suggello dello Spirito Santo, per mezzo del quale suggello è incarnato questo Verbo eterno divino.» (4)
La carissima Madre è ferita dalla sete della nostra salvezza
« Or è tanto moltiplicato l'odio [al peccato] e l'amore [all'onore del Padre e alla nostra salvezza] nella Madre e nel Figliuolo, che il Figliuolo corre alla morte per lo grande amore ch'egli ha di darci la vita ; e tanta è la fame e il grande desiderio della santa obbedienza del Padre, che egli ha perduto l'amore proprio di sé, e corre alla croce.
Questo medesimo fa quella dolcissima e carissima Madre; perché volontariamente perde l'amore del Figliuolo e si vuole fare scala [perché il Figlio salga sulla croce] e vuole che muoia. Ma non è grande fatto, perché ella era vulnerata dalla sete della nostra salute.» (5)
Con tanto fuoco d'amore.
« Aprite, aprite l'occhio dell'intelletto, e vedrete quella abbondanza del sangue del Figliuolo di Dio; perché l'apertura del corpo suo ci ha fatto manifesto, che Dio ci ama inestimabilmente e non vuole altro che il nostro bene [...] Dunque dolcissimi fratelli in Cristo dolce Gesù, siatemi servi fedeli a Cristo crocifisso e alla dolce sposa sua : e così gusterete e conoscerete la volontà eterna di Dio, la quale non vuole altro che la nostra santificazione; e come detto è, ce la mostra con il sangue sparto per noi, con tanto fuoco d'amore.» (6)
[1] Orazioni [1-6], O XI, G. CAVALLINI (a cura), S. CATERINA DA SIENA, Le Orazioni, Ed. Cateriniane - Roma 1978, p. 118.
[2] Epistolario, L. 30 [all'Abadessa del monastero di santa Marta da Siena...], U. MEATTINI [a cura], S. CATERINA DA SIENA, Epistolario, Ediz. Paoline, Torino 1993. (non è ancora un edizione critica), p. 1199.
[3] Epistolario, L. 30 [Ibid.], p. 1199.
[4] Epistolario, L. 30 [all'Abadessa del Monasterio Di santa Marta da Siena p. 1199
[5] Epistolario, Op. cit., L. 144, p.1125
[6] Epistolario, L. 253, p.264.
Bibiografia :
V. ROMANO, OP, Dimensione trinitaria della dottrina mariologica in santa Caterina da Siena In "Marianum 1-2, (2003), 131-206
Sintesi : Françoise Breynaert
